di Marco Iuliano
«Buonasera, è l’Agenzia Funebre Telematica?» (dall’altro lato della cornetta). «Buonasera, sta parlando con l’assistente androide Protomort-01 dell’AFT. Dica “1” per richiedere un’ispezione sul luogo del decesso; dica “2” per acquistare un loculo virtuale; dica “3” per ricevere informazioni sulle nostre offerte di upload della mente; dica “4” per pagare le fatture ancora aperte; dica “5” per parlare con un altro assistente». «5». «Bene, la metto subito in contatto con un assistente. La avvisiamo che potrà trattarsi di un altro androide, di un cyborg, o di un’IA. (prende la linea l’IA) Buonasera, sono l’assistente virtuale numero 1, come posso esserle utile?». «Mio marito è morto da dieci minuti. Ho passato i primi sette a piangere. Poi vi ho chiamati. Cause naturali recita lo schermo del drone-medico giunto a casa nostra. Una “buona morte”, come si suol dire… Vorrei che veniste a visionare il suo cadavere e a predisporre il funerale» (rumore di tasti che vengono freneticamente premuti). «Signora, chiarisca il significato di “buona morte”». «Le sembra il momento di perdersi in chiacchiere? Mi mandi subito qualcuno o lo farò presente ai suoi superiori. Abbiamo sempre pagato le tasse. Siete obbligati a lavorare in modo efficiente». «Mi dispiace, signora. Senza il suo chiarimento intorno al concetto di “buona morte” non posso darle aiuto. Questa IA non può fare nulla senza istruzioni precise». «E questa sarebbe la praticità della quale parlate nel vostro slogan…? Comunque sia, se questo l’aiuterà a risolvere più in fretta la mia urgenza… Una buona morte è ciò che segue una buona vita. Una vita di pienezza, di istanti eterni, di masticazione lenta, di affetti sicuri, di salute quasi ottimale, che termina nell’abbraccio collettivo con la tua amata e i tuoi figli». «Grazie. Faccio avanzare la sua richiesta. Resti in linea. La metterò in contatto con l’Androide “Metamort-66” che predisporrà la visita domestica». (Metamort-66 si aggiunge alla chiamata). «Buonasera. Ho già la via del decesso. Mi serve soltanto una firma vocale. Dopodiché i nostri androidi verranno a recuperare la salma e inizieranno il processo di estrazione mentale. Dal suo profilo vedo che non può permettere una seconda vita a suo marito». «Naturale… così voleva che fosse. Senza fili, senza fumo, senza dissezioni. Viveva come se l’Info-rivoluzione non fosse mai avvenuta. Aggiornavo quotidianamente l’ologramma dell’orto di casa nostra perché amava curarlo. Ma lui non lo sapeva. Pensava ingenuamente che ancora ci fosse qualcosa di “vero”. Aveva capito che qualcosa di nuovo si stesse affacciando sotto il sole, la perdita dei nostri corpi, ma non ci faceva molto caso. Viveva l’intermezzo. Ma noi, al contrario suo, notavamo quanto di giorno in giorno il terreno ci venisse sottratto dai piedi». «Mi dispiace signora, non possiamo accontentarla. Il seppellimento naturale non esiste più da almeno quindici anni. Ho invece una buona notizia per lei: ci sono tre tipologie di loculi virtuali in offerta: quello con Elton John che canta “Your Song”, quello tappezzato da ologrammi di Madonna oppure uno con le scene di un omicidio. L’ultimo è il mio preferito. Rende tutto così accattivante! Il morto non correrà mai il rischio di annoiarsi lì dentro». «Mi dispiace. Non voglio venir meno alle volontà di mio marito». «Signora, sono costretto a ricordarle che se non acquista uno dei nostri pacchetti suo marito resterà in sospeso. Non potrà morire». «Ma è già morto!». «No. Tecnicamente lo sarà quando ci concederà il prelevamento per il trapasso». «D’accordo. Ci penserò. Mi faro viva io». Quel giorno Marise decise che avrebbe fatto da sé. Attivò gli ologrammi dell’orto, si munì di pala e cominciò a scavare. Anche il suolo era cambiato. Questo puzzava di plastica bruciata. Poi acquistò una cella standard, una di quelle utilizzate per brevi periodi di ibernazione. La tecnologia infatti era così rapida che anche congelarsi per un anno significava ritrovarsi in un mondo totalmente diverso. La trappola dell’eterno divenire senza permanere. Trascinò il compianto marito nella cella e la spinse con molta fatica nella buca che aveva scavato e pensava: «Almeno starà sempre vicino a me e dentro le sue ultime convinzioni». Intanto gli ologiornali di Eterna davano questa trionfale notizia: ABBIAMO SCONFITTO LA MORTE.